Estero? No, io Resto al sud

Resto al Sud è un sostegno economico, promosso da Invitalia, dedicato ad imprenditori e professionisti under 56 che svolgono attività economiche, o intendono farlo, in una delle regioni del mezzogiorno, nelle aree colpite da eventi sismici dell’Italia centrale (Lazio, Umbria, Marche) o nelle isole minori, lacustri e lagunari del centro nord.

L’importo dedicato a questa misura è pari a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Le richieste per accedere a tale fondo non sono filtrate attraverso graduatorie ma sono evase in ordine cronologico a sportello (non c’è scadenza).

Cosa finanzia

Rientrano nelle attività economiche finanziabili le seguenti:

  • Artigianato, attività produttive del settore industriale, attività di trasformazione dei prodotti agricoli, acquacoltura e pesca
  • Attività di erogazione di servizi alle persone e alle imprese
  • Attività turistiche
  • Attività del settore commercio
  • Attività dei liberi professionisti (anche in forma societaria)

Il finanziamento massimo erogabile è pari a:

  • 50.000 euro per soggetto, fino ad un massimo di 200.000 euro per le società con quattro soci;
  • 60.000 euro se si tratta di un’impresa individuale, con un solo soggetto proponente.

Questa misura di sostegno economico prevede un ulteriore contributo a fondo perduto, oltre quello concesso, che viene erogato al termine del piano di spesa:

  • 15.000 euro per le attività professionali individuali e per tutte le ditte individuali;
  • Fino a 40.000 euro per tutte le società.
Spese ammissibili

Le spese ammissibili al piano di finanziamento sono quelle relative a:

  • Attrezzature, impianti e macchinari nuovi
  • Servizi e programmi informatici per l’informazione, la telecomunicazione e la tecnologia
  • Spese di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
  • spese di gestione (canoni di leasing, canoni di locazione, materiali di consumo, materie prime, garanzie assicurative, utenze) massimo 20% del programma di spesa.

Sono escluse dal piano di finanziamento le spese relative alla promozione e progettazione, le spese per il personale dipendente e per le consulenze.

Funzionamento dell’agevolazione

L’incentivo copre il 100% delle spese ammissibili nel programma di finanziamento nel seguente modo:

  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese. (Invitalia si fa carico degli interessi al 100%).
  • 50% di contributo a fondo perduto
A chi è rivolto

Gli aspiranti beneficiari under 56* devono rispettare i seguenti requisiti:

  • Essere residenti
      • in una delle regioni del mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia);
      • in uno dei 116 comuni rientranti nel “Cratere del terremoto” del centro Italia (Lazio, Umbria, Marche);
      • nelle isole minori, lacustri e lagunari riportate nell’elenco consultabile sul sito di Invitalia (Resto Qui – Invitalia);
      • In alternativa i soggetti interessati all’agevolazione possono trasferire la residenza,
        in una delle zone indicate al punto precedente, una volta ottenuta l’approvazione della propria richiesta:

        • non oltre i 60 giorni, se residenti in Italia;
        • non oltre i 120 giorni, se residenti all’estero.
  • Non aver ottenuto altre forme di sostegno nazionali dedicate all’autoimprenditorialità negli ultimi tre anni;
  • Non avere in corso un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con l’impegno di mantenere tale requisito fino alla fine del finanziamenti;
  • Non essere titolari di attività economiche d’impresa operative alla data del 21/06/2017

Possono beneficiare della misura:

      • Imprese di nuova costituzione a patto che, una volta ottenuta l’approvazione della richiesta, la costituzione avvenga:
        • non oltre i 60 giorni, se residenti in Italia;
        • non oltre i 120 giorni, se residenti all’estero.
      • Imprese già esistenti (costituite dopo il 21/06/2017)
      • Liberi professionisti (individualmente o in società) che nell’ultimo anno, precedente la richiesta di finanziamento, non abbiano svolto attraverso PI attività analoga a quella in corso (verifica effettuata attraverso la comparazione del codice ATECO fino alla terza cifra)

*In 24 comuni del cratere sismico, in cui il 50% delle strutture è inagibile, il requisito del limite d’età è nullo.

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Foto di Websi da Pixabay