Dal primo gennaio 2020 quando si effettuerà la chiusura di cassa giornaliera (registratore di cassa o registro dei corrispettivi in qualsiasi modo tenuto), i corrispettivi saranno trasmessi in automatico in Agenzia Entrate. L’obbligo è per tutti coloro, commercianti o artigiani (anche per chi ha un fatturato inferiore a 400.000 € il cui adempimento è scattato già dallo scorso 1 luglio) che emettono scontrini e/o ricevute fiscali
Il vantaggio per il Fisco è che sarà a conoscenza immediatamente di quanto incassato giornalmente dai commercianti.
I vantaggi per gli imprenditori invece saranno:
– la verifica del registratore sarà ogni due anni invece che ogni anno e quindi con un risparmio considerevole dei costi
– fine del registro dei corrispettivi che sono sostituiti dallo scontrino elettronico
– zero rischio di perdere i documenti
– nessuna consegna al commercialista dei corrispettivi
– fine obbligo di certificazione fiscale, fermo restante l’obbligo di emettere fattura quando il cliente la richiede
– addio allo scontrino di carta (lo scontrino ha validità esclusivamente commerciale e di garanzia dell’acquisto)
I contribuenti che rientrano nel regime forfettario e sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica, ai sensi dell’articolo 1 comma 3 del D.Lgs 127/2015, sono comunque obbligati a memorizzare elettronicamente i dati dei corrispettivi ricevuti e a trasmetterli in via telematica all’Agenzia delle Entrate se operano nel commercio al dettaglio e attività assimilate, indicate dall’articolo 22 del DPR 633/72. L’obbligo scatterà dal 1° gennaio 2020.
Nessun contribuente è esonerato ma ci sono solo alcune operazioni non soggette:
sono infatti esonerate dall’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi le operazioni indicate nel Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 maggio 2019.
Bonus fiscale per registratori di cassa telematici
Per accompagnare all’obbligo, un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate prevede un bonus del 50% (credito d’imposta) sull’acquisto di un registratore telematico o per l’adattamento di uno già installato, fino al massimo di 250 euro o 50 euro rispettivamente. Il tutto solo per pagamenti fatti in modalità tracciabile.
Il bonus è valido per le spese sostenute nel 2019 e nel 2020 ed è utilizzabile tramite modello F24, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento del misuratore fiscale. “Il credito – scrive l’Agenzia – deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa e nella dichiarazione degli anni d’imposta successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo”