Che succede se un contribuente forfettario supera il limite dei 100 mila euro nel 2023?

Intanto facciamo una sintesi sui vantaggi, requisiti e limiti che può avere un contribuente che decide di adottare il regime forfettario e che cosa è cambiato dal 2022.

Oltre al rialzo del limite massimo di ricavi o compensi di 85.000 euro, è stata introdotta una clausola antielusione con un nuovo limite pari a 100.000 euro di i ricavi o compensi, e superando quest’ultimo limite si perde l’agevolazione.

I contribuenti che usufruiscono del regime forfettario vantano della tassazione ridotta (aliquota del 15% o del 5%), della riduzione del 35% dei contributi INPS e della non applicazione dell’IVA.

Il regime forfettario dà la possibilità per i primi 5 anni alle nuove attività di applicare la flat tax al 5% purché rispettino determinati requisiti che qui sintetizziamo:

  • Può partecipare chi negli ultimi tre anni non ha esercitato un’attività artistica, professionale o d’impresa
  • La start up non deve essere il continuo di un’attività già esistente in precedenza
  • Non deve essere il continuo di un’attività svolta da un altro soggetto

Il regime forfettario non può essere applicato dai titolari di partita IVA a coloro che sono:

  • non residenti (esclusi coloro che sono residenti nell’UE o in uno Stato aderente all’accordo)
  • soggetti che effettuano operazioni cessione di fabbricati, terreni e automezzi
  • esercenti di attività d’impresa, cioè partecipano contemporaneamente a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari
  • i contribuenti che esercitano attività nei confronti del datore di lavoro
  • soggetti che nell’anno precedente hanno percepito un reddito superiore a 30.000 euro

LIMITI

  • Ai dipendenti e ai pensionati che hanno un reddito superiore ai 30.000 euro non si applica l’imposta sostitutiva del 15%
  • I lavoratori dipendenti o licenziati non hanno il limite di reddito di 30.000 euro
  • Chi ha una partita IVA con dipendenti ha un limite di 20.000 euro
  • Chi ha una partita IVA e contemporaneamente ha o ha avuto quote di controllo in SRL non ha la tassazione agevolata
  • Chi ha una partita IVA e lavora con l’ex datore di lavoro viene escluso dal forfettario

Vediamo che succede ora se il titolare di partita iva supera il limite degli 85.000 e dei successivi 100.000 euro.

  • Se il contribuente nel 2023 ha ricavi compresi tra 0 e 85.000 euro egli rimane nel regime forfettario nell’anno in corso e in quello successivo;
  • se i ricavi sono compresi tra 85.000 e 100.000 il contribuente esce dal regime forfettario dal 2024;
  • se i ricavi superano i 100.000 euro nel 2023 il contribuente esce immediatamente dal regime forfettario e nello stesso anno con passaggio a regime semplificato e dovrà versare l’IVA già dal trimestre successivo a quello di ingresso nel regime semplificato e successivamente pagare l’irpef secondo le aliquote ordinarie nella dichiarazione dei redditi 2024.

Sei un forfettario e hai bisogno di un chiarimento riguardo la tua partita iva?

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