Due misure cumulabili che rendono ancor più convenienti gli investimenti nel Mezzogiorno: parliamo dei Bonus Sud e Transizione 4.0, che insieme generano un credito d’imposta fino al 95% delle spese ammesse ed effettuate entro il 31 Dicembre 2022. Ecco come funzionano.
Bonus Sud – Come funziona il credito d’imposta per il Mezzogiorno
Istituito il 1° Gennaio 2016 e prorogato fino al 31 Dicembre 2022 dalla Legge di Bilancio 2021, il Bonus Sud (il cui vero nome è PON “Imprese e competitività”) consiste in un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi, fruibile tramite modello F24 fino al 31 Dicembre 2023.
La misura è destinata alle strutture produttive situate nelle Regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna, Abruzzo) aventi Codice ATECO 2007, ad esclusione dei settori agricoltura, silvicoltura e pesca.
Le percentuali di agevolazione del Bonus Sud variano in base alle dimensioni dell’azienda, all’ubicazione e al costo complessivo dei beni strumentali acquistati e, più in particolare, sono così distribuite:
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Basilicata, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna:
- Piccole imprese: 45%
- Medie imprese: 35%
- Grandi imprese: 25%
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Molise e Abruzzo:
- Piccole imprese: 30%
- Medie imprese: 20%
- Grandi imprese: 10%
Per usufruire del credito d’imposta del Bonus Sud è necessario effettuare un investimento innovativo di minimo 500 mila euro, riconducibile agli ambiti applicativi previsti dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente, quali:
- Aerospazio e difesa
- Salute, alimentazione, qualità della vita
- Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente
- Turismo, patrimonio culturale e industria della creatività
- Agenda Digitale, Smart Communities, sistemi di mobilità intelligente
Maggiori informazioni puoi trovarle consultando la pagina del MISE dedicata al Bonus Sud – Credito d’imposta per il Mezzogiorno.
Come funziona Transizione 4.0 – credito d’imposta per stimolare gli investimenti
Il Piano Transizione 4.0 si compone di 3 misure:
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Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali:
- Fruibile in 3 anni
- Pensato per incentivare e supportare tutte le imprese con sede in Italia che investono in beni strumentali nuovi, materiali o immateriali, 4.0 e non
- Variabile dal 50% al 6% in base all’anno e alla tipologia di investimento, purché utile alla trasformazione digitale e tecnologica dei processi produttivi
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Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design:
- Fruibile in 3 anni
- Pensato per incentivare e supportare tutte le imprese con sede in Italia che vogliono investire in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, innovazione green e digitale, attività di design e innovazione estetica
- Variabile dal 20% al 10% in base alla tipologia di investimento
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Credito d’imposta formazione 4.0:
- Fruibile fino a quando se ne conclude l’utilizzo
- Pensato per incentivare e supportare tutte le imprese con sede in Italia che vogliono investire nella formazione del personale in relazione alla trasformazione tecnologica e digitale
- Variabile dal 50% al 30% in base alle dimensioni aziendali e incrementabile al 60% nel caso in cui la formazione riguardi dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati
Come per il Bonus Sud, il credito d’imposta delle misure del Piano Transizione 4.0 è fruibile solo in detrazione d’imposta da redditi tramite modello F24.
Puoi approfondire leggendo il nostro articolo su Come funziona Transizione 4.0.
Bonus Sud e Transizione 4.0: innovazione (quasi) a costo zero
A conti fatti, la cumulabilità delle due misure Bonus Sud e Transizione 4.0 può portare a una detraibilità d’imposta fino al 95% delle spese ammesse, rivelandosi un’opportunità unica per tutte le imprese del Sud che vogliono attuare l’innovazione ed evolvere i loro processi produttivi.