Bando Progetti Pilota: nuovi contributi per la realizzazione di programmi volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale.
In attesa della registrazione alla Corte dei Conti, ecco un anticipo di come funziona.
Cos’è il Bando Progetti Pilota
Con un fondo di 105 milioni di euro, il Bando Progetti Pilota è ideato dal MISE per finanziare progetti pilota volti allo sviluppo dell’imprenditoria territoriale, puntando anche sulla sperimentazione di servizi innovativi a supporto delle imprese.
L’idea è quella di valorizzare i modelli gestionali efficienti e le pregresse esperienze positive dei soggetti responsabili nell’ambito dei Patti territoriali.
Chi può presentare domanda per il Bando Progetti Pilota
Possono presentare domanda per il Bando Progetti Pilota, tutte le PMI che:
- Sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese
- Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non si trovano in stato di fallimento, liquidazione coatta o volontaria o amministrazione controllata
- Sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente
- Sono in regola con gli obblighi contributivi
- Non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e non rimborsato gli aiuti illegali o non spettanti
- Non sono state condannate con sentenza definitiva o decreto penale di condanna irrevocabile
- Non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà
- Non hanno effettuato nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda di agevolazione una delocalizzazione verso lo stabilimento oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni e si impegnano a non farlo nei due anni successivi al completamento dell’investimento iniziale oggetto della domanda di agevolazione
Possono presentare domanda per il Bando Progetti Pilota, tutti gli enti locali che:
- Fanno parte di un Patto territoriale attivo e hanno sede legale nell’area nella quale sono realizzati gli interventi previsti dal progetto pilota
- Non rientrano tra coloro che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti illegali o non spettanti
- Non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà
Progetti Pilota ammessi al Bando
Sono ammessi al Bando, tutti i progetti pilota volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale costituiti da interventi pubblici e/o imprenditoriali tra loro correlati e riguardanti una o al massimo due delle seguenti tematiche:
- Competitività del sistema produttivo dell’area interessata: sviluppo, consolidamento, digitalizzazione, innovazione di processo e di organizzazione di PMI già esistenti.
- Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile: in relazione a siti turistici, culturali e storici, in un’ottica di sostenibilità ambientale e virtualizzazione.
- Transizione ecologica: trasformazione tecnologica dei prodotti e dei processi per aumentare la sostenibilità ambientale, ridurre le emissioni di gas clima-alteranti, migliorare l’efficienza energetica, riorganizzare i processi produttivi in un’ottica di economia circolare, ridurre l’utilizzo della plastica.
- Autoimprenditorialità: creazione di imprese anche da parte di donne e giovani inattivi.
- Riqualificazione delle aree urbane e delle aree interne: inerenti alla riqualificazione territoriale dell’area di riferimento del Patto territoriale.
Per ciascuna delle 5 tematiche di riferimento sono poi ammessi progetti di:
- Investimento, ovvero costi relativi all’acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali.
- Avviamento, ovvero progetti volti alla realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali o allo sviluppo di attività esistenti.
- Innovazione, ovvero progetti che prevedano un’innovazione di processo e/o un’innovazione dell’organizzazione.
- Investimento nel settore della produzione agricola primaria, ovvero progetti riguardanti il miglioramento della sostenibilità dell’azienda agricola, dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali; la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura; la realizzazione di impegni agro-climatico-ambientali; il ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali.
- Investimento nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ovvero progetti inerenti alla trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli.
- Investimento nel settore pesca e acquacoltura, ovvero progetti volti a migliorare l’efficienza energetica, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, migliorare i luoghi di sbarco e i porti di pesca, attuare investimenti nel settore acquacoltura e commercializzazione, oltre che avviare la trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.
Inoltre, per quanto riguarda gli interventi pubblici, sono ammessi tutti i progetti pilota volti a creare o ammodernare le infrastrutture pubbliche destinate principalmente agli utenti locali del Patto territoriale.
Come presentare domanda per il Bando Progetti Pilota
La domanda per il Bando Progetti Pilota va presentata dai soggetti responsabili di Patti territoriali a Unioncamere, nel limite di un solo progetto pilota a testa.
La valutazione tecnica dei progetti pilota è svolta da una Commissione nominata dal MISE, che avrà il compito di assegnare un punteggio e stilare una graduatoria per l’assegnazione dei contributi.
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