Nuovi Voucher: come pagare colf, badanti e baby sitter senza rischiare

Aboliti i vecchi e discussi Voucher, chi si fa aiutare in casa da una collaboratrice domestica, ricorre a una badante o a una baby sitter per i propri figli è arrivato il Libretto di famiglia (in pratica dei nuovi Voucher). “Questo strumento di pagamento deve essere utilizzato in caso di prestazioni di lavoro occasionale ed accessorio”, ci tiene a sottolineare con l’AdnKronos Andrea Zini, vicepresidente di Assindatcolf, aggiungendo: “Perché trattare in forma occasionale una collaborazione che ha invece carattere continuativo può comportare il rischio che i collaboratori domestici richiedano poi il pagamento di tfr, ferie non godute e tredicesima che con i voucher non maturano”.

Ma andiamo per ordine. Per poter usufruire del Libretto, “composto da titoli di pagamento il cui valore nominale è fissato in 10 euro” – si legge sul sito dell’Inps – è necessario che sia la famiglia sia il lavoratore si registrino sulla piattaforma Inps, per poi effettuare dei versamenti sufficienti al pagamento delle prestazioni. Un’ora di lavoro costa 10 euro: al lavoratore andranno 8 euro, 1,65 finiranno alla Gestione separata Inps, 0,25 all’Inail, 0,10 sono per i costi di gestione. Ciascun lavoratore può ricevere un compenso massimo annuale di 5mila euro, limite che scende a 2.500 nel caso che provenga da una sola famiglia. C’è anche un limite orario annuale che non può superare le 280 ore annue.

Il Libretto famiglia può essere usato per i collaboratori domestici, i giardinieri, gli addetti alle pulizie e alla manutenzione, i domestici, le badanti, gli assistenti domiciliari per le persone con disabilità, gli insegnanti privati e le baby sitter a patto che “non si parli di lavoro subordinato, strutturato, cioè un tot di ore ogni settimana per mesi o anni – afferma Zini – Perché in questo caso si rischia”.

In quei 10 euro infatti non sono compresi Tfr, tredicesima, ferie, malattia e festività il cui pagamento è previsto nel Contratto collettivo nazionale di lavoro sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico che “come si sa, nel 99% dei casi è subordinato – dice il vicepresidente di Assindatcolf – quando è così, se si utilizza il Libretto si rischia di dover poi pagare comunque tutto”.

“Insomma, un conto è chiamare due volte all’anno un giardiniere, o qualche sera la baby sitter, un altro è avere una badante che solo la domenica – ma ogni domenica – sostituisca la ‘titolare’ o una persona che ogni settimana anche solo per due ore ci stira le camicie – afferma Zini -Quando la collaborazione è sistematica anche se minimale bisogna registrare il lavoratore in questione”.

“Noi consigliamo infatti – conclude – di stipulare sempre una lettera di impegno con il lavoratore quando si decide di comune accordo di utilizzare i voucher specificando ore e durata dell’impegno. E’ chiaro che si sfora di qualche ora o giorno non accadrà nulla”.

Fonte: http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2017/07/19/come-pagare-colf-badanti-baby-sitter-senza-rischiare_bNelVB9FkKNzAXYQD8AQQL.html